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FAQ sull’Energia Nucleare [v1.0] – parte 6 – Domande dal pubblico

Ecco la parte finale, le domande dal pubblico. Per il momento la sezione è composta da una unica domanda, ma ce ne sono già altre in lavorazione, ne aspettiamo altre per il futuro!!!!!  

Nel caso di evento apocalittico (asteroide, film tipo “2012”, etc), quale fonte di energia riuscirebbe meglio a far perdurare la razza umana? (si ringrazia lUCA per la domanda)

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Risposta unica

La risposta che si può dare è il Nucleare. Questa risposta sembra un pò di parte visto il contesto in cui si risponde, ma è suffragata da molti punti a favore. Si parla poi dello sviluppo dei primi decenni di ripresa di una civiltà, questo non implica la scelta vitanaturaldurante di quella fonte, ma la scelta della fonte che ti dà maggiori chances di sopravvivenza e di risorgere per la civiltà, ed è per questo che si può dare unicamente questa risposta.   Innanzitutto dobbiamo intendere che evento dovrebbe succedere, per semplicità ne esaminerò solo 2, uno è un evento tipo il film “2012”, mentre l’altro è un evento tipo “Deep Impact”. Nel primo caso si hanno sconvolgimenti climatici per cui l’unica salvezza è una arca in cui salvarsi, nel secondo invece un asteroide colpisce la terra e genera un “inverno nuclare” e l‘unica salvezza sono grotte nelle montagne.   A causa dell’imprevedibilità del punto di maggiore probabilità di salvezza, si ha che dovranno essere dislocate per il globo o delle grotte complete di tutto, o dislocate numerose “arche” per portare in salvo la gente. Molte fonti di energia non saranno disponibili nell’immediato o per un lungo periodo per una ripresa futura della popolazione mondiale, o per dimensioni o per imprevedibilità di approvvigionamento.   Basare lo sviluppo dei primi decenni di vita umana sul petrolio è una follia, il primo compito dopo l’”armageddon” è quello di dare cibo alla popolazione, non quello di rimettere in sesto tutta l’industria petrolifera. Stesso discorso per il carbone, si dovrebbe rimettere in sesto tutta l’industria caronifera, visto che le scorte di combustibili sarebbero estremamente limitate (preferisci portare 100 persone in più o 1000 tonnellate di carbone o petrolio in più?). Le fonti fossili sono quindi escluse per l’approvvigionamento energetico (si dovrà sempre avere petrolio per fare materie plastiche ed altro, ma NON per usi energetici di base).   Per le fonti rinnovabili, in caso di asteroide, ci sarà una coltre di pulviscolo che impedirà ai raggi solari per alcuni anni di raggiungere la terra come nel periodo ante-armageddon, nel caso di “2012” invece sarebbe una soluzione possibile, ma o si portano dietro centinaia di pannelli fotovoltaici (venendo meno le ragioni economiche, si possono utilizzare pannelli ad altissimo rendimento per cui oggi non esiste assolutamente nessun mercato al mondo in grado di comprarli) o si crea una fabbrica per produrli, ma gli impedimenti fisici (accumulare l’energia in enormi batterie e via discorrendo) darebbe seri problemi per l’approvvigionamento. Per l’eolico non si sa se i venti saranno rimasti immutati rispetto ad oggi, quindi l’opzione è da scartare, visto che l’umanità si dovrà installare in prossimità di una nuova “mezzaluna fertile”, e non presso ad ampie zone ventose. Si può utilizzare il geotermico, ma se siamo su una arca non possiamo attingere dal mare energia, quando poi si riattraccherà si dovrà trovare un  punto con sorgenti geotermiche per l’elettrogenerazione, quindi la soluzione è unicamente (e limitatamente) sfruttabile a priori solo dalla catastrofe “asteroide”.   Il nucleare invece offre una soluzione per ogni ambito, durante la fase di navigazione dell’arca produce l’energia per il suo movimento, durante la fase di attracco fornisce l’energia per i primi decenni di sviluppo della civiltà. Un reattore navale, di quelli utilizzati già ora, ti fornisce energia per molti anni, anche decenni, senza alcun bisogno di ricaricare di combustibile il reattore, infatti hanno un alto arricchimento (superiore a quello delle centrali commerciali) che permette di avere altissimi burnup del combustibile. Vista poi la grandezza del progetto, si possono fare anche reattori molto più grandi di quelli navali attuali, attualmente mai prodotti prechè sovradimensionati alle effettive esigenze del tuo spostamento. L’attracco dell’arca in una amena località (scelta principalmente perchè ha terra fertile, che deve essere la prima cosa da ricercare), permette di trasformare la nave in una centrale galleggiante, e questa può anche produrre notevolissime quantità di acqua potabile nel caso che non fossero disponibili fonti sicure o vicine di approvvigionamento (sono già oggi moltissimi i reattori che vengono utilizzati per desalinizzare l’acqua oltre che per produrre elettricità). Dato poi l’altissima concentrazione energetica dell’energia nucleare, è anche possibile stoccare energia per alcune altre ricariche in limitatissimi spazi della nave, comportando sicurezza energetica per i decenni a eguire.   Stessi discorsi di possono fare per una soluzione “asteroide” in cui il nucleare fornirebbe energia e calore per le caverne che non hanno disponibilità di energia geotermica (o essere in quei casi come “generatori di supporto” in caso di malfunzionamento dell’impianto geotermico). In questo caso persisterebbe il problema dell’approvvigionamento di acqua per il ciclo termico, visto che non è detto che la grotta adatta e che abbia anche una fonte geotermica abbia anche grandi disponibilità di acqua nelle vicinanze (superiori a quelle indispensabili al solo uso umano cioè), questo problema si risolve con torri di refrigerazione a secco (un grande radiatore ad aria per intenderci), queste non comportano alcun dispendio di acqua ma comportano una sensibile riduzione dell’efficienza dell’impianto, avendo però considerato all’inizio che il problema economico non esiste, la soluzione è fattibile.   Da queste considerazioni, posso individuare nel nucleare la soluzione che dà maggiori possibilità di ripresa nei primi decenni dopo un evento catastrofico che ha decimato la popolazione e distrutto l’industria mondiale. Una soluzione sul lungo periodo poi potrà anche essere differente, ma per i fattori di concentrazione energetica e sicurezza di approvvigionamenti, il nucleare è una ottima chances in questo caso.      

Comments

Comment by Ufic on 2011-12-20 13:20:21 +0000

Ciao. Grazie mille per la FAQ. C’è modo di averla in PDF o almeno in plain text? Grazie.

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